giovedì 5 dicembre 2013

L'esercizio delle porte

Un esercizio che viene consigliato per renderci conto di quante cose facciamo in modo automatico, pensando ad altro e quindi non in presenza, è quello che viene chiamato delle porte.


Foto dell'autrice
Salvatore Brizzi e tutti gli insegnanti nei corsi di risveglio da lui ispirati lo propongono ai propri allievi. 
Essere consapevoli e presenti ogni volta che si passa sotto a una porta, sia in casa che fuori - naturalmente - e valgono pure le portiere dell'auto.

In realtà, lo scopo dell'esercizio non è solo capire quanto tempo al giorno passiamo a compiere gesti automatici senza badare a ciò che fa la macchina biologica - ovvero il nostro corpo. Ma è anche utile per comprendere quanto sforzo ci mettiamo per individuare i momenti in cui passiamo sotto a una porta.

Non è una gara a chi ne prende di più, ma a quanto impegno ci costa. E' meglio scoprire che su 100 ne abbiamo prese 2 ma eravamo proprio lì, a esserci, dal momento in cui abbiamo pensato Sto passando sotto a una porta a quando lo abbiamo fatto. 
Spesso capita, ahimè, che in quella frazione di tempo perdiamo l'intento. Provare per credere.

Quante cose facciamo in automatico? A tutti sarà capitato di
Foto dell'autrice
guidare e perdersi intere porzioni del viaggio e arrivare a destinazione stupiti. Dove eravamo nel frattempo? Nella mente.

E chi guidava l'auto? Il nostro corpo. Non è agghiacciante? 
Qualcuno stava guidando al posto nostro!

Allora, cominciare a essere presenti facendo piccoli gesti quotidiani disabitua pian piano la macchina biologica a fare le cose al posto nostro. E finalmente, la nostra vita la vivremo davvero. Saremo noi a fare le cose. Non qualcun altro.

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