venerdì 6 dicembre 2013

La vera accettazione

Chi è sulla strada del Risveglio sente parlare o legge spesso di accettazione. 
E in molti trovano difficoltoso arrivare alla piena accettazione di una situazione o di un evento.
In effetti, penso personalmente che non ci sia nulla di più difficile.

Che cos'è l'accettazione?
Secondo Eckhart Tolle, che ne parla ampiamente nei suoi libri, è quando si riesce a non creare più negatività da ciò che prima ci faceva stare male.
Foto dell'autrice
Anche l'abbandono ha la stessa capacità di sciogliere i nodi di dolore.

Ma mentre praticando l'abbandono si lascia andare, si torna a fluire, nell'accettazione c'è la piena consapevolezza di un dato fatto come qualcosa che esistendo, non si può negare. Più lo si nega e più ci fa male, in quanto facendo resistenza opponiamo a esso emozioni negative che ci logorano e ci rendono infelici.

L'accettazione non deve diventare un'etichetta che equivale a rassegnazione. Rassegnarsi è indulgere nella propria prigione.
Accettare è prendere atto che una cosa è così com'è, e accogliendo essa per ciò che è, amandola come qualcosa che è comunque parte di noi e della nostra vita, ecco che possiamo trasformarla. 
Con amore e consapevolezza.

E' un esercizio molto difficile che davvero ci mette di fronte alle nostre più strenue resistenze. Magari ci vorrà una vita intera per imparare la vera accettazione. Ma ne sarà valsa la pena.

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