Tutta la nostra attenzione va a ciò che la macchina fa, e anche se cerchiamo di guardarci con distacco, ecco che rischiamo di finire per sviluppare un Io irrigidito che dà importanza solo all'attenzione.
Continuiamo a notare l'addormentamento della macchina, le pulsioni, i fastidi e osservarli ci aiuta a distaccarcene, di sicuro ci identifichiamo di più con l'osservatore, quindi con l'anima.
L'osservazione è anche un paradosso perché per poter diventare Uno con l'anima dobbiamo prima distaccarci dai nostri meccanismi.
Questo è fondamentale e sacrosanto, non si potrebbe passare alla consapevolezza di essere Uno senza prima la fase del distacco, dell'osservazione esterna.
Ma dopo anni e anni così bisogna trascendere o il lavoro su di sé resterà in stallo, in una fase incompleta. Rischi di restare diviso. Tu osservatore da una parte e corpo fisico/emotivo/mentale dall'altra.
Cuore per Amare - Foto dell'autrice |
Quando invece, finalmente, riesci ad amare, donarti, stare nella gioia, commuoverti vedendo la Bellezza anche di chi fino a poco tempo prima ti infastidiva, allora comprendi che non ha più importanza stare attentissimo al gesto, al respiro, ricordarti di te mentre passi sotto una porta o sei seduto sul wc. Non ha più importanza se magari parlando ti infiammi e dimentichi di stare sul respiro e attento alle pause.
Prima passavi più tempo ad osservarti in un cantuccio e pensavi solo a te stesso, alla tua evoluzione personale. Aprendo il cuore cominci a chiederti cosa puoi fare per gli altri.
Perché se sei nell'Amore, se senti il tuo cuore espandersi e hai voglia solo di donarti, di abbracciare il prossimo, di essere d'aiuto, allora sei diventato già Essenza.
Allora davvero diventi Uno, perché sei Uno con il tuo cuore, Uno con la tua anima. E solo diventando Uno con la tua anima puoi fare un vero lavoro al Servizio delle coscienze.
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