martedì 2 febbraio 2016

Contro il buonsenso comune

Ci hanno inculcato fin da piccolissimi che la logica del buonsenso comune è quella che ci deve guidare nella vita e che le scelte vanno sempre fatte basandosi sulla razionalità.

Il buonsenso comune è quello che dice che se hai un marito che ti mena devi solo cambiare partner, trovarne uno migliore. Senza tener conto del fatto che sono le tue distorsioni interne ad aver creato una realtà in cui il tuo uomo ti mena e non è certo cambiando le condizioni esterne che la cosa migliora. Ne troverai sempre comunque uno disfunzionale che vibra al livello delle tue distorsioni finché non le vedi e le guarisci.
Cupgarden - Autoritratto dell'autrice

Il buonsenso comune dice che se sei disoccupato da tempo devi insistere a mandare curriculum a tutto spiano, in modo ossessivo. Certo, così le probabilità di trovare un impiego aumentano, ma in questa logica orizzontale non si tiene conto del fatto che è il senso di mancanza interno che genera mancanza all'esterno, specie se è ripetuta nel tempo. 
Inoltre, non è mendicando un impiego qualunque che faremo colpo sul datore di lavoro che potrebbe assumerci per fare il mestiere dei nostri sogni. 
Oppure, se ci interessa solo tirare avanti senza aspirare a un lavoro ideale, le probabilità di trovarne uno decente si riducono sempre di più. E' una logica fallimentare in partenza. Perché è la logica del fallito, dello schiavo che va in giro a mendicare qualcosa che pensa di non possedere: il potere di creare una realtà migliore partendo da dentro di sé.

Il buonsenso dice che i figli devono obbedire sempre ai genitori, pena punizioni di vario genere. Ma è solo disobbedendo che si manifesta la propria libertà di pensiero e se essa non viene rispettata, anzi viene usata come leva per scatenare senso di colpa nei bambini, ecco anche avremo creato il perfetto servo del sistema, un essere meccanico che obbedisce pur di venire approvato. 

Ci sono centinaia di esempi che ci dovrebbero far riflettere su quanto sia pernicioso cedere alla logica del buonsenso.
Specie quando siamo a un bivio, dobbiamo fare una scelta che potrebbe cambiarci la vita e noi pensiamo a livello razionale ai pro e contro, ci facciamo la lista mentale (e a volte pure scrivendola su un foglio) delle molte ragioni per cui quella scelta è vantaggiosa.
Tè e me - Foto dell'autrice
Ma il cuore? Chi lo ascolta? L'istinto profondo, quello che viene dall'anima, quel guizzo che ci mette il dubbio, quello chi lo lascia emergere?
Ci hanno insegnato a soffocare quel piccoli gridi d'allarme che arrivano del Sé profondo, che creano un lieve disagio, perché si dà troppa importanza alla razionalità, mettendo la mente al primo posto. Ma si sa, la mente mente!

Questo post vuole essere un monito per tutti.
Prima di cedere alla logica del buonsenso comune, ascoltatevi. E lasciate perdere i consigli di amici e parenti che vi dicono di essere razionale. Solo il vostro Sé sa di cosa avete davvero bisogno.
Lasciate spazio all'intuizione.

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