venerdì 17 ottobre 2014

Nel silenzio dell'alba

Oggi mi voglio soffermare su un piccolo satori  provato nel silenzio che precede l'alba. 
Mi sveglio alle 6.15, faccio gli esercizi della sveglia del guerriero (vedi articolo di martedì 30 settembre), apro la finestra e fuori è ancora buio. Fa fresco, l'autunno avanza e la notte appena passata ha lasciato un residuo frizzante e umido nell'aria. 
Ascolto per qualche attimo il silenzio, il fruscio di qualche auto lontana, un cane abbaia in lontananza, un gallo nel pollaio del vicino si sta destando.


Percepisco allora un intenso spazio di presenza e attesa insieme, come complementari. Uno spazio di silenzio che si dilata per alcuni secondi dentro e fuori di me. 
Foto dell'autrice
E' la sensazione splendida del nuovo inizio giornaliero, dove tutto può accadere, ogni cosa è possibile. 

Benedico questo momento, ringrazio la vita che si espande lentamente in quei minuti in cui il sole ancora non è sorto, quasi si stesse stiracchiando.
Una volta detestavo alzarmi col buio, mi metteva tristezza. Ora invece ho imparato a vedere Bellezza anche nell'oscurità che precede l'aurora. E a ringraziarla.

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