mercoledì 29 ottobre 2014

Farsi testimoni

Quando si parla del Risveglio della coscienza si rischia di mettere in pratica gli insegnamenti unicamente per il proprio bene, per uscire dalla sofferenza e fluire più sereni nella vita. 
In realtà, ogni persona che intraprende questo percorso di consapevolezza è chiamato a farsi testimone di quanto avviene in lui, per il bene comune, per dare alla collettività una spinta evolutiva anche a livello dell'inconscio collettivo, dando il proprio personale contributo.

Farsi testimone, però, non significa necessariamente divulgare come fanno Maestri, scrittori, giornalisti, life coach, a volte i cantanti,
Concerto in viola - Foto dell'autrice
eccetera.

Significa fare ciò che siamo venuti a fare e ci riesce meglio in modo verticale, testimoniare il Risveglio agendo in maniera differente.
Potete essere insegnanti a scuola, in una palestra di fitness, cuochi, fotografi, stilisti, agenti di commercio, avvocati o quant'altro, ma il vostro essere verticali, donando al mondo la vostra energia di consapevolezza, farà la differenza a livello planetario. 

Vi assicuro che un piatto cucinato con amore e consapevolezza è più buono, un'abito cucito da una persona consapevole è più bello e  attirerà più acquirenti. Un insegnante sveglio non potrà che
Foto dell'autrice
influenzare positivamente i propri studenti.


Anche se in questo modo l'energia di consapevolezza arriva in modo quasi subliminale - ma ciò non toglie che un cuoco spieghi a parole come essere un cuoco consapevole - non ha senso tenersi la propria esperienza di consapevolezza solo per sé, perché significa comportarsi in modo egoico, quindi chiuso. La consapevolezza finirebbe con noi, entro i nostri limiti. Ma se ne facciamo dono, essa circola, e facciamo un favore all'umanità intera, che ne ha più che mai bisogno.
E' un atto d'amore.

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