lunedì 27 gennaio 2014

Il fastidio

Da cosa nasce il senso di fastidio? 
Il percorso del risveglio implica la capacità di osservazione delle proprie reazioni, dei sentimenti, delle emozioni. Anche il piccolo fastidio va osservato. 
E' sempre una spia di qualcosa che stride.


Foto dell'autrice
Tutto ciò che avviene all'esterno è specchio di ciò che si cela all'interno, quindi, che sia qualcosa che amiamo o qualcosa che detestiamo, è sempre qualcosa di nostro.

So che qualcuno dentro di sé protesterà dicendo magari che la cattiveria del vicino di casa non gli appartiene per nulla, ma è proprio la reazione indignata a essere indicatore del fatto che, se ci sentiamo indignati, è perché da qualche parte c'è una risonanza. Ma non è detto che sia lo stesso tipo di "cattiveria".

Se io dicessi a qualcuno che odio il succo di alchechengi, nessuno saprebbe di cosa sto parlando, dato che di succo di alchechengi non se ne trova. Nessuno si sentirebbe ferito o indignato, o infastidito perché non apprezzo il succo di alchechengi. 

Se invece portando a spasso il cane qualcuno mi insulta con veemenza dicendo che il mio cane osa fare la pipì sul lampione vicino a casa sua, potrei sentirmi infastidita perché colgo l'esagerazione della sua reazione, il suo senso di possesso, inoltre mi potrei sentire attaccata in quanto possessore di cane. 

Quindi, se il mio fastidio nasce da qualcosa che risuona con me:
1) La violenza verbale della persona che mi insulta sta risuonando con una forma di rabbia che ho dentro, magari latente.
Foto dell'autrice
2) Il suo senso di possesso che le fa credere di essere padrona anche del lampione in strada sarà specchio della mia gelosia verso qualche oggetto cui sono affezionata, non importa se quell'oggetto mi pare più sensato di un lampione. Se sono gelosa delle mie tazzine da collezione e non le uso per non rovinarle, è lo stesso senso di possesso. Questo è mio e non lo tocchi!
3) Amando i cani, potrei faticare a mettermi nei panni di chi non li ama, o li teme. Se poi sono identificata come cinofila, mi sentirò addirittura attaccata e criticata per la mia passione. 

Ogni piccolo fastidio sale alla coscienza perché sta parlando di noi, di ciò che non sappiamo riconoscere. 
Ma il fastidio, lungi da essere una cosa negativa, da eliminare, è in realtà una grande benedizione. 
E' come la spia dell'olio o della temperatura dell'acqua dell'auto. Senza quella spia la macchina rischierebbe di finire in panne di punto in bianco senza avvertirci prima.

Il fastidio non è lì per rovinarci la giornata.
E' lì per ricordarci che solo se ci conosciamo davvero, solo se ci vediamo con gli occhi nudi, abbiamo il Potere di diventare creatori della nostra vita e non vittime delle emozioni.


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