Intanto, non è qualcosa che ci si può davvero imporre per questioni ideologiche, sarebbe una forzatura. E' che un bel giorno accade che ti rendi conto di vivere una vita quasi monastica senza averla scelta a tavolino.
Per chi è al Servizio del Risveglio, spesso lo stato di coscienza lo porta a non sentire più il bisogno impellente, ad esempio, di uscire tutti i sabato sera con gli amici a fare baldoria, ma senza che questo sia un giudizi negativo nei loro confronti. Semplicemente, ci si dimentica che è sabato, perché magari si è immersi nello studio o nella lettura di qualcosa che ci nutre profondamente, o magari stiamo lavorando a progetti, e distaccarcene per far baldoria sembra uno spreco di tempo.
Serratura - Foto dell'autrice |
E' ovvio che qualora arrivasse un partner ideale il sesso avrebbe una sfumatura completamente diversa, e decisamente appagante.
Quindi, molte persone vivono uno uno stato di monachesimo laico senza aver fatto alcun voto né di castità né di frugalità. Ma si finisce per vivere così perché in linea con il nostro stato di coscienza. Anche il cibo non è più un riempitivo, né un'attrattiva di gola, ma qualcosa di sacro, e in questa sacralità ha meno spazio il cibo spazzatura, perché naturalmente sentiamo che non ci nutrirebbe a dovere. Rinunciare alle schifezze non è un sacrificio, non ne siamo più attratti.
Ovviamente anche quando si tratta di osservare pratiche meditative o volte al Risveglio, e la disciplina della sveglia mattutina di buon'ora, diventa tutto una conseguenza naturale, senza sforzo, ci parrebbe strano il contrario.
Questo stile di vita porta molto più facilmente alla centratura perché non lasciamo che l'esterno ci influenzi con le aspettative sociali degli altri, ad esempio. Non ci lasciamo sballottare dalla vita frenetica volta al consumo veloce.
Ma è qualcosa, come ho scritto all'inizio, che nasce in modo spontaneo, un fluire in quello stile di vita come naturale conseguenza di ciò che siamo.
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