martedì 14 marzo 2017

Mettersi a nudo con sé stessi

Anni passati a seguire corsi di consapevolezza e tecniche varie, leggere libri in materia, fare esercizi, meditazione, mantra, eccetera, eppure molti di noi ancora faticano a mettersi davvero a nudo con sé stessi. 
Quando emergono nodi ancora non sciolti, così grossi che non li si può più ignorare, ci rendiamo conto che nonostante la buona volontà, l'intento di lasciar andare zavorre antiche, una parte di noi è rimasta in ombra, ben nascosta, incapace di mettersi sotto il riflettore.

Questa parte di noi è così nuda, si sente così disarmata e fragile che teme la luce della consapevolezza più di ogni altra cosa. Non è libera dal giudizio di sé.  
A nudo - Autoritratto dell'autrice
Mettersi a nudo con sé stessi fa male perché dobbiamo fare i conti con ciò in cui ci identifichiamo. 
Mettersi a nudo è vedere le proprie miserie per ciò che sono, senza interpretazioni, giustificazioni, scuse. 
Significa guardarsi in maniera imparziale, come davanti a uno specchio in cui vengono sottolineate tutte le rughe che negavamo di avere, i difetti che più ci infastidivano e minimizzavamo. 

Ci vuole coraggio, ma nel coraggio è nascosta la parola magica: Cuore. Una volta che ci siamo visti davvero, spogliati delle scuse e delle illusioni, nella nostra inerme nudità più profonda, ecco che subentra l'Amore. Ci guardiamo con gli occhi dell'Amore che tutto guarisce. 

La ricompensa per l'essersi messi a nudo con sé stessi in modo spietato e lucido, è sempre l'Amore. Per il fatto di esserci e basta. Per essere ciò che siamo in tutte le sfumature. Per celebrare l'esperienza di un'anima nella materia, sempre un miracolo commovente.

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