lunedì 13 luglio 2015

Il caldo: roba da terrestri!

Forse qualcuno avrà notato che quando si cammina nella calura, specie al pomeriggio, con un'alta percentuale di umidità nell'aria, ci si sente schiacciati verso il basso.
Caldo estivo - Foto dell'autrice
E' come se di colpo ci fosse più attrazione gravitazionale del solito, e ci pare di essere più bassi di venti centimetri, e più larghi.
Il caldo umido rende il respiro più difficoltoso, ci si stanca più facilmente, ogni gesto diventa più lento.

Questa è l'occasione giusta per sentirci un po' più terreni, soggetti alle leggi della fisica insite nella materia. 
Col caldo si è un po' più nervosi, intolleranti, lamentosi.
La dualità colpisce più dura d'estate!

Si sente il proprio corpo sudare, faticare, respirare, sbuffare, a volte pure collassare, e altre volte stiamo così male che sentiamo la vita quasi abbandonare il corpo. E un po' ci spaventiamo.
Ecco la spia per capire quanto siamo attaccati alla vita, anche se ce ne lamentiamo...

Invece di restare nella superficialità della lamentela verso il clima torrido, possiamo prendere questi momenti per ancorarci di più alla materia, vivendo in un corpo che di colpo è più pesante, accettando il senso di disagio.
E' lo stesso disagio che l'anima sente per tutta la durata dell'incarnazione.

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